Bari, la mia città, tra storia e tradizione culinaria

Bari, la città che non è solo cibo ma è anche storia cultura e passione. Una passione che va ben oltre il semplice amore per la città stessa, è un fuoco interno che non si può spiegare. Bari è tante cose, impossibili da raccontare in un solo articolo. Ogni suo angolo ha mille sfaccettature, un pezzo di storia che parla di sè e dei suoi abitanti.

Bari è molte cose, non solo cibo, è una città con una sua anima. L’esordio e la ripetizione sono voluti, perché mi dispiace molto quando la città viene accostata solo a questo concetto. Questo avviene nei salotti televisivi, nelle fiction e nelle battute tra le persone. Dietro la città c’è sicuramente una folta e ricca storia culinaria fatta di panzerotti, taralli, pizze, focacce, Peroni e spaghetti all’assassina. Ma non è solo questo.

Bari è la Cattedrale, la Basilica, il Castello Svevo, i suoi teatri, i suoi quartieri. Bari è il Lungomare, con i suoi sei nomi, a seconda di dove ti trovi. Il perché? Se non hai la risposta alla tua domanda vuol dire che non sei verace e che pensi alla città con gli occhi del cibo, non con il cuore che batte ogni volta che giri per per strade e respiri la sua aree. Questa città è una poesia, una magia. Camminando camminando puoi trovarti sulla spiaggia di Pane e Pomodoro, ma se ti sposti nelle stradine lì vicino trovi un angolo un po’ stile nipponico, un ponte sulla ferrovia, case a ridosso dei binari e qualche murales.

Ma c’è molto altro ancora. Ci sono tanti quartieri, a volte ben distinti tra di loro, una distinzione netta e rimarcata, ma spesso il confine è solo ideale: diventa un concetto geografico che non si può comprendere.

Non solo cibo ma anche curiosità e stereotipi, l’evoluzione social di Bari

Negli ultimi anni la città si sta riscoprendo, grazie ai suoi abitanti e a chi continua a promuoverla nel mondo. Sul web sono nate tantissime pagine di foto o di persone che raccontano Bari in tutti i suoi aspetti; dalle strade più trafficate ai vicoli dove ci sono le massaie. C’è chi la racconta con un filtro Snapchat e ne coglie il lato comico, chi la racconta con i suoi quartieri e le sue tradizioni, chi con una bambola e chi infine con il cibo.

Questa città è tante cose e ha tante sfaccettature, la si può raccontare in molti modi. Qui c’è solo una certezza: si dice Bari, non Beri, alla Lino Banfi.

La sua evoluzione social forse vi permetterà di conoscere la vera città e non quella disegnata per anni da falsi stereotipi.